Menu principale:
mappa stradale per arrivare all' oasi
.................
mappa dell' oasi
..................
??? E' in arrivo il testo ??? - per bloccare lo scorrimento posizionare il cursore all' interno della cornice
In Italia la parola "Oasi" è utilizzata fin dagli anni sessanta per indicareun'area naturale protetta dove non si dovrebbe cacciare,gestita dalle associazioni ambientaliste.L'area iniziale posseduta e gestita dall'Associazione si è via via ampliatagrazie a successive acquisizioni di particelle confinanti,raggiungendo attualmente la superficie di 57000 mq circa.I lotti presentano colture differenti: a quelli condotti a bosco ceduosi alternano altri rimboscati in periodi diversi(e con vari stadi di crescita delle piante introdotte)ed altri ancora adibiti a noccioleto, a prato incolto, a vigna ormai dismessa.L'oasi presenta interessanti caratteristiche botaniche.Complessivamente vi sono stati immessi circa 2.000 esemplaridi oltre quaranta specie d'essenze arboree ed arbustive;alcune di queste piantate con l'aiuto e su progetto degli studentidell'Istituto agrario di Carmagnola con il quale l'Associazionecollabora attivamente da alcuni anni.Per quanto riguarda il patrimonio faunistico, l'oasi ospita numerose specie avicole,stanziali e di passo, piccoli roditori e carnivori,alcune specie di rettili e anfibi che nell'oasi trovano il loro habitat naturale.Nel 1998 prende vita il frutteto di riserva genetica "Claudio Ciastellardo",nel tentativo di recuperare il germoplasma di antiche varietà piemontesi di alberi da frutta,allo scopo di conservarlo come testimonianza del passato per le generazioni future.Meli e peri piemontesi sono presenti nelle varietà"Rus Giambun", "Ranzè", "Pum Marcun", "Muretti", "Tumin"ed altre ancora.Per chi fosse interessato, è possibile "adottare" gli alberi presenti nell'oasi,dedicandoli alle persone prescelte.Quale scelta migliore, ad esempio, che donare simbolicamente un albero ad un bimbo?L' oasi fa parte delle aree protettedella Federazione Nazionale Pro Natura, anche denominate "Laboratorio di ecologia all' aperto". Piccole aree, ma di estrema importanza per salvaguardare la bio diversità nella nostra regione